In questi giorni, si sono moltiplicate le iniziative, da parte di istituzioni pubbliche, associazioni private e singoli cittadini, per fare fronte alla situazione del tutto nuova, e per molti aspetti assai difficile, determinata dalle misure di contenimento della pandemia da coronavirus, che hanno chiuso in casa centinaia di migliaia persone. Una vera e propria ondata di creatività ha cercato di fare fronte al sentimento di smarrimento e di solitudine suscitato dalla visione di piazze e strade vuote, e la reazione si è manifestata in molte forme, fino a colorare i nostri balconi, le finestre le terrazze, trasformandoli in veri e propri palcoscenici di una nuova e per molti aspetti inusitata socialità.
 
Allo stesso modo, la rete è diventata un canale essenziale per la tenuta di rapporti umani e sociali messi alla prova dal temporaneo venire meno delle condizioni materiali nelle quali si sono svolti fino a poche settimane or sono: il lavoro, l’apprendimento on line sono diventati, nel giro di pochi giorni, parte essenziale della nostra quotidianità, un modo nuovo di stare insieme, di condividere, di scambiarsi idee e progetti in vista di un futuro dai contorni ancora indefiniti.
 
La cultura, in tutte le sue manifestazioni, si sta rivelando in questo momento un fattore essenziale di tenuta della coesione sociale, un veicolo di solidarietà e una riserva di valori di fondo ai quali attingere per fare fronte alle difficoltà del momento.
 
L’AICI è consapevole della gravità della situazione, e sta dando il proprio contributo, in primo luogo attivandosi affinché sia garantita la continuità del funzionamento degli Istituti aderenti e restino aperti i canali di comunicazione che consentono di mantenere aperto lo scambio e il confronto tra le diverse realtà.
 
Per questo motivo, abbiamo lavorato anche per ampliare i contenuti del nostro sito e, in questo ambito, abbiamo aperto una pagina, nella sezione “Notizie dagli istituti” dedicata ai video che abbiamo chiesto ai nostri soci di produrre, su tematiche di comune interesse: si parlerà di musei, di archivi, di lavoro, di terza missione, della crisi della lettura e della nuova legge su libro, e non solo, si parlerà anche del nostro lavoro, delle nostre prospettive, dei nostri progetti, quelli realizzati, quelli intrapresi, quelli che abbiamo dovuto rinviare, ma che siamo decisi a realizzare. Un modo diretto e immediato per parlare del nostro presente, e un pro memoria per una ripresa di attività che ci auguriamo avvenga in tempi brevi ma soprattutto per la quale vogliamo trovarci pronti.