In ricordo di Paolo Fabbri

La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna desidera ricordare Paolo Fabbri, noto semiologo e linguista, amico di Umberto Eco, docente universitario, che iniziò la sua attività di insegnamento presso l’Università di Bologna, dove tenne fino al 2002 l’insegnamento di Semiotica delle Arti presso il corso di laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo.
La sua attività intellettuale ha spaziato in molteplici campi: dal linguaggio alle arti, dalla comunicazione alla filosofia, dalla sociologia alla epistemologia.
In due occasioni Paolo Fabbri è stato invitato dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.

Il 15 dicembre 2011 per l’iniziativa in ricordo di Paolo Bollini, docente di scuola superiore che insieme ad un gruppo di insegnanti diede vita al gruppo di ricerca Voci del verbo insegnare, con un omaggio a Ivan Fónagy, famoso filologo e linguista ungherese, attraverso la presentazione del volume I linguaggi della voce: omaggio a Ivan Fónagy, a cura di Laura Santone (Biblink 2011).  Sono intervenute insieme a lui, con il coordinamento di Danielle Londei, Enrica Galazzi, Magda Indiveri e la curatrice Laura Santone.
E’ stato inoltre invitato il 7 novembre 2018 all’interno del ciclo di iniziative organizzate in collaborazione con l’Università di Bologna Il ’68: Parole contro.
Sei appuntamenti tematici che hanno esaminato alcuni peculiari linguaggi ed aspetti del ’68 come l’internazionalismo, la produzione di riviste, il cinema, l’arte, il linguaggio e la musica. Paolo Fabbri è intervenuto con una lezione dal titolo: Maggio ’68: la Presa della Parola. Ha introdotto Lucia Corrain, docente dell’Università di Bologna.
Rendiamo omaggio alla sua figura proponendo l’ascolto di entrambi i contributi, il primo in versione audio a questa pagina e il secondo video.
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