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Fondazione Carlo Donat-Cattin – Il nostro lavoro in tempi difficili

Stiamo vivendo un tempo difficile, in cui ci travolgono sensazioni che mai avevamo provato in modo così diretto e violento: la paura, prima di tutto; e poi la constatazione della fragilità umana, proprio quando la scienza e la tecnica ci fanno sentire onnipotenti; e poi ancora la consapevolezza dei nuovi limiti con cui dovremo fare i conti nel futuro, perché le cose non torneranno come prima per un periodo che non sappiamo prevedere quanto lungo. Forse non torneranno mai come prima, come evocano coloro che parlano di “fine della globalizzazione”.
In questo tempo che coinvolge così drammaticamente la nostra condizione umana la “sospensione” della cultura, nelle sue attività e nelle sue istituzioni, rischia di avere effetti molto gravi. La quotidianità dei bollettini sui contagi fa dimenticare le grandi questioni umane e sociali; il blocco delle attività e degli spostamenti rende più difficili il confronto e la discussione; le limitazioni alle libertà personali e sociali, pure necessarie, rischiano di minare il tessuto democratico e l’impianto liberale della nostra società. 
Anche noi abbiamo sospeso la nostra attività. Lavoriamo da casa, e garantiamo la vita ordinaria della Fondazione: il funzionamento della segreteria, i lavori di manutenzione e sviluppo dell’archivio e della biblioteca. Tuttavia la consapevolezza del passaggio storico che stiamo vivendo ci spinge a non rinunciare, pure in condizioni operative difficili, al nostro lavoro di ricerca e di confronto. Lo facciamo nel quadro delle iniziative del Polo del ‘900 (“Il polo è sempre on line”), utilizzando il nostro sito per realizzare tre obiettivi: 1)una incursione letteraria nella storia delle epidemie: ci sono tante analogie, e ci aiuta a capire che nulla rimarrà come prima; 2) una anticipazione del programma della Fondazione per i prossimi mesi, con testi, documenti ed interviste: non possiamo abbandonare al rischio della cancellazione iniziative su temi importanti del dibattito pubblico italiano; 3) una rassegna di opinioni, una sorta di forum, su cosa ci attende per i prossimi anni sul piano economico e sociale: anche qui con interviste, articoli, segnalazioni. Aggiungiamo le “Pillole di Alberto Guasco”, brevi riflessioni sulla storia contemporanea che il nostro amico Alberto Guasco, docente di storia, predispone per i suoi allievi. Lo ringraziamo per averci consentito di utilizzarle. Allo stesso modo ringraziamo tutti i collaboratori della Fondazione, che con il “lavoro agile” ma intenso, ci consentono la realizzazione di questo progetto.
 
Nei prossimi giorni sul nostro sito:
–    La peste di Londra 1664 – 1665. Raccontata e letta da Mariapia Donat-Cattin
–    Le “Pillole di Alberto Guasco”
–    Lo Statuto dei Lavoratori. Materiali per un convegno
–    Dal medico condotto al Servizio Sanitario Nazionale. Anticipazioni di una mostra

Uno scambio di lettere con “Giovani Idee”
L’epidemia di Coronavirus ha colpito in modo drammatico la città di Bergamo. Con quella comunità la Fondazione Donat-Cattin ha un legame del tutto particolare: a Bergamo infatti ha sede l’Associazione “Giovani idee”, di cui siamo partners nella organizzazione dell’annuale concorso riservato agli studenti delle scuole medie superiori di tutta Europa. Con gli amici di “Giovani Idee” abbiamo scambiato una lettera di vicinanza e di solidarietà che pubblichiamo.