Le proposte dell'AICI per il Piano nazionale di resilienza e ripresa. Articolo del Presidente Spini (La Nazione, 23 marzo 2021)
Il 30 aprile l’Italia dovrà inviare a Bruxelles il piano nazionale per la riprese e la resilienza nell’ambito dei fondi europei del Next Generation EU. L’Associazione delle istituzioni culturali italiane (AICI), 125 soci più 11 candidati tra fondazioni e istituti culturali, che vanno dall’Accademia della Crusca all’Istituto Italiano per gli studi storici alla Fondazione Feltrinelli, alla Fondazione Luigi Einaudi di Torino, alla Gramsci, allo Sturzo, alla La Malfa, alla Rosselli, alla De Felice-Spirito, ha deciso di muoversi.
Ho inviato un memorandum al presidente Draghi e ai ministri della cultura, Franceschini, dell’economia, Franco, dell’università, Messa, dell’istruzione, Bianchi e dell’innovazione tecnologia, Colao per concorrere all’affermazione di quel trinomio: cultura, ricerca, formazione, che è decisivo per il rilancio del nostro Paese e il successo del Next Generation Eu italiano.
Questo ha come obiettivo un’ampia ricollocazione delle risorse, necessaria per disegnare il nuovo sistema economico che dovrà permettere al nostro Paese di riprendere il sentiero di crescita, abbandonato ormai da troppi anni. Proponiamo quattro assi principali su cui può muoversi il contributo di Fondazioni e Istituti culturali privati, sia per migliorare i contatti con l’Europa e con l’estero e quindi la posizione comparata della cultura italiana, sia per supportare il sistema di formazione e di ricerca nazionale.
Didattica a distanza: mettere a disposizione biblioteche, personale e strutture.
Digitalizzazione: promuovere l’organica digitalizzazione dei nostri patrimoni culturali. Essenziale è che le varie piattaforme digitali siano comunicanti.
Formazione dei giovani: Fondazioni e Istituti Culturali possono dar vita all’organizzazione di 250 borse di studio post-dottorato.
Estensione dell’Art bonus alle Fondazione e agli istituti di cultura presenti nelle tabelle ministeriali e del superbonus edilizio nel decreto rilancio, in favore delle istituzioni proprietarie degli immobili
Presidente nazionale dell’AICI Valdo Spini.
Ho inviato un memorandum al presidente Draghi e ai ministri della cultura, Franceschini, dell’economia, Franco, dell’università, Messa, dell’istruzione, Bianchi e dell’innovazione tecnologia, Colao per concorrere all’affermazione di quel trinomio: cultura, ricerca, formazione, che è decisivo per il rilancio del nostro Paese e il successo del Next Generation Eu italiano.
Questo ha come obiettivo un’ampia ricollocazione delle risorse, necessaria per disegnare il nuovo sistema economico che dovrà permettere al nostro Paese di riprendere il sentiero di crescita, abbandonato ormai da troppi anni. Proponiamo quattro assi principali su cui può muoversi il contributo di Fondazioni e Istituti culturali privati, sia per migliorare i contatti con l’Europa e con l’estero e quindi la posizione comparata della cultura italiana, sia per supportare il sistema di formazione e di ricerca nazionale.
Didattica a distanza: mettere a disposizione biblioteche, personale e strutture.
Digitalizzazione: promuovere l’organica digitalizzazione dei nostri patrimoni culturali. Essenziale è che le varie piattaforme digitali siano comunicanti.
Formazione dei giovani: Fondazioni e Istituti Culturali possono dar vita all’organizzazione di 250 borse di studio post-dottorato.
Estensione dell’Art bonus alle Fondazione e agli istituti di cultura presenti nelle tabelle ministeriali e del superbonus edilizio nel decreto rilancio, in favore delle istituzioni proprietarie degli immobili
Presidente nazionale dell’AICI Valdo Spini.
